Storia di una traduttrice in quarantena
Tra lavoro, corsi online, smart working e nuovi progetti. Il nostro racconto del lockdown
Come vive la quarantena una traduttrice? Questa è la domanda che mi sono posta all’inizio del lockdown. Apparentemente cambia poco nella vita di chi è da sempre abituato a lavorare per ore e ore davanti a un pc; eppure, tradurre in quarantena non è esattamente la stessa cosa rispetto a farlo in condizioni “ordinarie”. Scopriamo perché!
All’indomani del 9 marzo 2020, giorno di chiusura nazionale, ero già in modalità isolamento: le scuole erano state chiuse su tutto il territorio italiano solo 5 giorni prima (lo scorso anno scolastico infatti, per la prima volta dopo anni di insegnamento dell’inglese, ho insegnato lingua e letteratura tedesca in un liceo della zona) e mentre diminuivano i compiti da correggere, aumentavano gradualmente i preventivi da stilare e le traduzioni da consegnare: un trend che si è mantenuto costante durante tutti i mesi di stop, confermando che le aziende, in particolare quelle siciliane, hanno compreso che il modo per trovare distributori all’estero è innanzitutto quello di tradurre il sito web aziendale e i propri materiali promozionali, perché per farsi pubblicità all’estero occorre affidarsi a un’agenzia di traduzione che conosca i linguaggi settoriali giusti e permetta a un’azienda italiana di vendere all’estero.
La prima preoccupazione è stata quella di correre in Tribunale a portare le traduzioni giurate che avevo appena finito di preparare: pochi giorni dopo, infatti, l’ingresso nei locali del Foro sarebbe stato interdetto a tutti i professionisti. Subito dopo sono stata raggiunta telefonicamente da una coppia di sposi (Brasiliano lui, Australiana lei), che si sarebbero dovuti sposare a Scicli (Rg) la settimana successiva, e che mi chiedevano di anticipare il matrimonio, su permesso speciale del Comune stesso. Accetto volentieri e, venerdì 13 marzo 2020, Pedro e Natalie convolano a nozze in forma strettamente privata (solo gli sposi, il celebrante, i testimoni e me, l’interprete ufficiale).
Una volta trascorsa la prima settimana e tornata in cattedra “virtuale” grazie alla didattica a distanza (rivedo con gioia i miei studenti dallo schermo di un pc, assonnati e scapigliati in diretta dalle loro camerette colorate), comincia la vera e propria maratona: ricevo l’incarico di portare a termine lavori di traduzione per importanti aziende locali siciliane con le quali collaboravo già da tempo (seguiteci nelle prossime settimane, ve li presenteremo uno per uno e vi faremo vedere quali lavori abbiamo realizzato). Aziende che hanno compreso che per aumentare le vendite all’estero è fondamentale tradurre i contenuti in modo professionale e mirato: aWay, in questo, si è dimostrato un partner sicuro e affidabile e ha avviato con loro una collaborazione proficua e duratura.
Ma aWay, come sapete è anche corsi oltre che traduzioni. Da questo punto di vista, il nostro modo di operare è cambiato radicalmente: i corsi in presenza che avevamo avviato tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020, come il corso di inglese per il turismo per gli impiegati della Fondazione Giovan Pietro Grimaldi di Modica (Rg) e il corso di inglese base per la comunicazione con i clienti per i lavoratori del punto vendita di Casa Don Puglisi “Solidarietà che nutre”, sempre a Modica, sono stati momentaneamente sospesi (ma vi racconteremo cosa avevamo preparato per loro e cosa siamo arrivati a fare insieme). Questo non ci ha impedito di seguire altri studenti con i quali avevamo già cominciato un percorso (tra gli altri, una liceale che ha ottenuto la certificazione B1 di tedesco con risultati brillanti) e di conoscere nuovi studenti direttamente online (come un’universitaria che è riuscita a passare l’ultimo esame di lingua francese, sia scritto che orale, per giungere finalmente alla laurea tanto desiderata e una splendida bambina di soli 7 anni, Costanza, che ci ha fatti innamorare con la sua acuta intelligenza e la sua grande dolcezza. Con lei, come con altri gruppi in precedenza (https://www.youtube.com/watch?v=Gh7IPYONHRE&t=22s), abbiamo sperimentato che imparare le lingue giocando è sempre il metodo vincente, soprattutto per apprendere l’ingleseda piccoli). E non dimentichiamo Isaac e Gaia, i due ragazzini inglesi che abbiamo conosciuto durante il periodo natalizio a Modica e che hanno cominciato con noi un percorso di apprendimento e approfondimento della lingua italiana prima in presenza e poi online grazie alla nostra super qualificata insegnante di italiano per stranieri Chiara (presto scriveremo un articolo per raccontarvi per intero questa bellissima esperienza).
Infine, abbiamo continuato a collaborare con i più importanti studi notarili della zona per la traduzione di atti di compravendita immobiliare in inglese, francese, tedesco (e non solo), con moltissimi avvocati e professionisti siciliani e, per finire, abbiamo avviato importanti partnership con agenzie di eventi e wedding planner in Sicilia per aiutarle nella comunicazione con gli sposi stranieri che celebreranno il loro matrimonio in Italia.
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